L'OBESITA' NEL CANE

L’obesità è un disturbo nutrizionale e viene definita come un accumulo eccessivo di grasso nei tessuti adiposi del corpo. Generalmente, deriva da un'eccessiva assunzione di calorie rispetto al fabbisogno energetico giornaliero del soggetto e al relativo consumo di energie. In poche parole, come nell'uomo, anche negli animali si sviluppa obesità quando si mangia più di quanto il corpo abbia bisogno per mantenersi.

Negli ultimi anni è stato fatto un appello alla professione veterinaria, con il supporto di un certo numero di organizzazioni professionali veterinarie e sanitarie a livello mondiale, con lo scopo di riconoscere formalmente l'obesità degli animali da compagnia come una malattia. Attualmente non esiste una definizione universalmente accettata di obesità, ma di norma un peso corporeo del 5%-20% rispetto al normale è generalmente considerato indice di sovrappeso mentre si parla di obesità quando il dato supera il 20%.

In base ad uno studio condotto su cani e gatti emerge che in Europa il tasso di sovrappeso e obesità è compreso tra il 25% e 45%. Nel 2008 è stata condotta un’indagine relativa alla situazione italiana grazie alla collaborazione di 144 Medici Veterinari equamente ripartiti sul territorio, su una popolazione costituita per il 70% da cani e per il 30% da gatti. Da tale indagine è emerso che la specie felina mostra una maggiore propensione all’eccesso di peso rispetto alla specie canina. In particolare è risultato sovrappeso/obeso il 46% dei gatti contro il 36% dei cani. La prevalenza dell'obesità aumenta con l'età a causa della diminuzione del fabbisogno energetico, soprattutto quando l'attività fisica diminuisce e i cambiamenti della composizione corporea legati all'età causano la diminuzione del metabolismo basale.

Principali cause e fattori di rischio dell'obesità

Disturbi metabolici ed endocrini: ipotiroidismo, iperadrenocortismo, diabete mellito, popituitarismo, iperlipidemia e intolleranza al glucosio.

Sterilizzazione e castrazione

Le alterazioni ormonali che si instaurano a seguito della sterilizzazione e della castrazione del cane influenzano l'appetito, la tolleranza al glucosio e il metabolismo adiposo e lipidico. Molti studi hanno rivelato che la diminuzione della concentrazione di ormoni sessuali porta ad una diminuzione del 25-30% del tasso metabolico dopo la sterilizzazione con conseguente obesità.

Il sesso e lo stato fisiologico sono stati identificati come fattori di rischio in molti studi, dai quali emerge che le femmine hanno maggiori probabilità di sviluppare sovrappeso rispetto ai cani maschi, ma per entrambi i sessi il rischio aumenta notevolmente se sterilizzati.
Si ritiene che i cambiamenti negli ormoni sessuali conseguenti alla sterilizzazione provochino alterazioni del comportamento, in particolare si osserva un aumento della ricerca di cibo e una diminuzione dell'attività fisica.

Fattori dietetici e relazione uomo-animale

Gli alimenti altamente appetibili e ricchi di energia mettono gli animali domestici a rischio di aumento di peso, specialmente se alimentati ad libitum. Le cattive abitudini alimentari possono portare allo sviluppo dell'obesità sia nei cani che nei gatti soprattutto se alimentati con diete ricche di grassi, zuccheri e calorie. Nei cani l'obesità è associata a pasti e spuntini forniti senza tenere in considerazione il loro valore calorico, dall'alimentazione con avanzi della tavola e dalla presenza del cane quando la famiglia prepara o consuma il proprio pasto.

Tendenzialmente lasciare il cibo a disposizione contribuisce all'eccessivo apporto energetico, mentre dividere la porzione giornaliera in più pasti può contribuire ad aumentare il dispendio energetico attraverso termogenesi e attività fisica. Tuttavia gli studi in relazione a quale sia il

numero di pasti più utile al mantenimento del peso sono spesso in netto contrasto.
Il fattore che assume un ruolo chiave nello sviluppo dell'obesità è senza dubbio la sovralimentazione. Determinare la razione giornaliera corretta per il proprio cane, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione, non è affatto semplice e spesso porta a un'eccessiva assunzione di cibo, poiché le indicazioni in etichetta si basano su intervalli e medie dei fabbisogni energetici. Inoltre spesso i proprietari sopravvalutano il livello di attività del loro cane e ne sottovalutano la condizione corporea, incorrendo quindi in un calcolo errato della razione giornaliera.

Anche la mancanza di esercizio fisico e la sedentarietà sono stati identificati come importanti fattori di rischio, soprattutto perché bassi livelli di attività fisica riducono il dispendio energetico.
La maggior parte degli studi attribuisce questo allo stile di vita e all'habitat. Gli animali che vivono in casa per esempio, spesso di piccola o piccolissima taglia, che non vengono condotti in passeggiata (o solo portati in braccio o nelle borsette) hanno scarse o limitate opportunità di esercizio (oltre che di socializzare) e quindi maggiore probabilità di sviluppare obesità. E' comune anche pensare che avere un bel giardino possa bastare al nostro cane per fare attività fisica sufficiente per mantenersi in forma. Tuttavia i dati riportano che i cani con accesso al giardino hanno maggiori probabilità di essere obesi se non fanno esercizio e non vengono condotti comunque spesso in passeggiata. Infatti i cani che risiedono in appartamento vengono portati a spasso più frequentemente rispetto ai cani che vivono in una casa con accesso all'esterno. Nel complesso, il rischio di obesità nel cane diminuisce con ogni ora di esercizio settimanale, ma l'intensità dell'esercizio (per esempio camminare in confronto alla corsa) non influisce sulle probabilità di sviluppare o meno obesità.

Sfortunatamente, la maggior parte dei proprietari di animali domestici sopravvaluta il livello di attività del proprio cane poiché lo considera “moderatamente” se non “molto attivo” e spesso i cani meno attivi tendono ad avere proprietari altrettanto poco attivi. Ciò può cambiare la percezione del livello di attività effettivamente svolto.

Un'altra causa di sovralimentazione del cane (e del gatto) è da ricercarsi nel fatto che molto spesso il proprietario sottovaluta la condizione corporea del proprio animale. In altre parole, non lo vede affatto sovrappeso ma lo considera “normale” se non sottopeso.

Tuttavia lo stato di sovrappeso nei cani non è semplicemente dovuto ad una errata gestione della dieta da parte dei proprietari e allo scarso esercizio fisico. Anche fattori genetici e fisiologici rendono alcuni cani particolarmente suscettibili all'aumento di peso, a causa di alterazioni neuroendocrine che promuovono l'assunzione di cibo e la riduzione del dispendio energetico. Esistono infatti razze maggiormente predisposte all'obesità. La ragione può essere ricercata sia nella selezione (lo standard di alcuni allevamenti sembra essere il sovrappeso) sia nella diversa composizione corporea che influenza il dispendio energetico. Tra le razze predisposte troviamo il Golden retriever, Labrador retriever, Basset Hound, Beagle, Cairn terrier, Cocker spaniel, Bassotto tedesco, Carlino e Shetland sheepdog.

Un lavoro pubblicato nel 2021 ha studiato l'incidenza del sovrappeso tra le diverse razze canine nel Regno Unito (dati 2016 - Le razze coinvolte nello studio sono riportate nella seguente tabella). I dati concludono che il 7,1 % dei cani risultava in sovrappeso. In uno studio simile di pochi anni prima (2009-2013) risultava in sovrappeso il 6,1% dei cani, confermando quindi la tendenza a un aumento dell'incidenza del problema nella popolazione canina del Regno unito.

Conseguenze dell'obesità

Come per l’uomo, anche nei cani e nei gatti l’obesità è associata a diversi problemi di salute. Nei cani, condizioni come disfunzioni cardiache, problemi scheletrici, problemi cutanei, disfunzioni tiroidee, diabete mellito, disturbi della sfera riproduttiva, ridotta resistenza alle malattie infettive e anormale metabolismo glucidico si manifestano tutte con un'umentata incidenza se legate all’obesità. In generale il cane obeso ha in generale una ridotta qualità di vita e una minor aspettativa di vita.

Alcune problematiche legate all'obesità

Problemi ortopedici

Osteoartrite, fratture (principalmente condili omerali), lacerazioni/rottura del legamento crociato, malattia del disco intervertebrale sono alcuni dei principali disturbi associati all'obesità nei cani. L'aumento del peso corporeo esercita una pressione eccessiva sulle articolazioni e sui legamenti portando a effetti degenerativi, dolore cronico e zoppie di diverso grado. Una serie di studi ha dimostrato la relazione tra obesità e insorgenza di artrosi e allo stesso modo la possibilità di miglioramento a seguito della riduzione del peso corporeo.

Problemi respiratori

L'aumento di peso e l'aumento del BMI nell'uomo portano a una diminuzione del volume polmonare e pattern di tipo restrittivo alla spirometria; è stato anche dimostrato che l'incidenza dell'asma, nell'uomo e nel cane, è più alta in individuo con indice di massa corporea più elevato. L'eccessivo grasso sul corpo del cane obeso ostacola il movimento del diaframma (espansione e rilassamento) durante la respirazione.

Malattie cardiache

Le alterazioni metaboliche possono provocare disfunzioni cardiache a causa di alterazioni del metabolismo mitocondriale cardiaco e conseguente accumulo di lipidi a livello cardiaco. L'aumento del livello di grasso corporeo negli animali obesi porta all'aumento della pressione sanguigna e può causare insufficienza cardiaca congestizia.

Disturbi riproduttivi

L'obesità è associata a molteplici disturbi riproduttivi come l'infertilità, la disfunzione dell'ovulazione, disturbi della crescita fetale e aborto. Gli animali obesi presentano un rischio maggiore di distocia a causa dell'accumulo di tessuto adiposo attorno alla cavità pelvica riducendo l'elasticità dei legamenti pelvici indispensabile per il parto.

Disturbi urinari

L'aumento del grasso retroperitoneale nei cani obesi provoca spostamenti caudali della vescica urinaria che portano a minzione difficile e dolorosa. Alcuni ricercatori hanno riportato la maggiore incidenza di urolitiasi negli animali obesi rispetto a quelli normali. L'eccesso di peso corporeo nei cani obesi provoca un aumento della pressione addominale, che a sua volta porta ad un aumento della mobilità uretrale e della pressione della vescica, con conseguente incontinenza urinaria indotta da stress.

Trattamento dell'obesità

Il fattore chiave nel determinare il successo a lungo termine di qualsiasi trattamento per l'obesità è la motivazione e il supporto del proprietario. I professionisti veterinari svolgono un ruolo significativo nell'aiutare a fornire e mantenere alta tale motivazione.

Il trattamento ottimale dell'obesità canina prevede una combinazione di interventi articolati e modellati sul singolo paziente e sul singolo nucleo familiare: gestione della dieta, terapia

comportamentale e attività fisica e/o ludico/ricreativa adeguata a condizione fisica, attitudine e motivazione del paziente. Nessuno di questi interventi, se preso singolarmente, porterà a un successo terapeutico nel raggiungere il controllo del peso a lungo termine.

L'esigenza di un intervento mirato e personalizzato, con implicazione di tutti gli attori coinvolti nella relazione (l'animale, il proprietario, la famiglia convivente, eventuali altri animali presenti) suggerisce l'utilità di un supporto professionale coordinato multidisciplinare che affianchi e motivi le persone che accompagnano il cane durante tutto il percorso terapeutico. Rivolgersi sempre al proprio Medico Veterinario di riferimento per un consiglio su come affrontare il sovrappeso o l'obesità del vostro cane. Sarà sua cura indirizzarvi a un MV nutrizionista e a un MV esperto in comportamento che vi potranno aiutare nel definire il trattamento più indicato alla vostra situazione. Il fai-da-te, il passaparola e i consigli non richiesti da parte di amici e conoscenti, come in tutte le questioni importanti in cui la posta in gioco è la salute, non può e non deve essere un'opzione percorribile. I rischi che il vostro beniamino può correre se sottoposto a trattamenti dietetici scorretti sono altissimi e in alcuni casi possono portare a conseguenze anche gravi e irreversibili per la sua salute.

Vuoi sapere se il tuo cane è sovrappeso?

Valuta il suo Body Condition Score (punteggio di condizione corporea) in un semplice passaggio facendo riferimento alla seguente tabella.