Il colpo di calore nel cane

Il colpo di calore è un'emergenza clinica che interessa gli animali domestici durante i mesi estivi, specialmente nei climi caldi e umidi. Questa condizione, pericolosa per la vita, può colpire cani di qualsiasi età, razza o sesso. Il colpo di calore nei cani è definito come un aumento apirogeno della temperatura corporea superiore a 40°C dovuto all'inefficienza dei meccanismi di termoregolazione, caratterizzato da una risposta infiammatoria sistemica associata a disfunzione neurologica. La capacità di riconoscere rapidamente i sintomi e iniziare il trattamento del colpo di calore è vitale per massimizzare le possibilità di salvare la vita dell'animale.

Il colpo di calore è classificato come colpo di calore "da sforzo" oppure classico "senza sforzo".

Il colpo di calore da sforzo si verifica durante l'esercizio ed è più comune nei cani che non si sono acclimatati al loro ambiente o si trovano in ambienti con temperature non abituali. Se è consentito un periodo di acclimatazione alla temperatura, i cani diventano meno suscettibili al colpo di calore. L'acclimatazione può richiedere fino a 60 giorni, sebbene l'animale sia parzialmente acclimatato entro 10-20 giorni.

I cani da lavoro sono soggetti maggiormente a rischio per il colpo di calore, tuttavia è meno comune che si presenti il problema perché in genere i conduttori sono informati dei rischi e conoscono strategie preventive che riducono le probabilità che il cane si surriscaldi. Per esempio i cani militari possono lavorare a temperature ambientali che raggiungono i 60°C senza subire effetti negativi, mentre i levrieri, dopo una corsa, possono avere transitoriamente temperature rettali pari a 42 °C senza mostrare sintomi riferibili a un colpo di calore.

Il colpo di calore senza sforzo deriva invece dall'esposizione a temperature ambientali elevate in assenza di adeguati mezzi di raffreddamento. Questo può essere visto quando un cane rimane chiuso in un'auto parcheggiata sotto il sole nelle stagioni calde oppure quando costretto in area scoperta senza riparo dal sole e senza acqua a disposizione.

La termoregolazione: come funziona?

Mantenere la temperatura corporea normale è importante per preservare l'omeostasi e prevenire alterazioni del metabolismo.

Il centro di termoregolazione, situato nell'ipotalamo anteriore, mantiene la temperatura corporea entro un intervallo ristretto, o set point. Un'ipertermia può essere pirogenica (la febbre) cioè indotta da un aumento del set point in risposta a una malattia, oppure non pirogenica, per un'alterazione della termoregolazione (come il colpo di calore per esempio).

Ma il cane come fa ad abbassare la temperatura corporea?

Il cane utilizza diversi sistemi per mantenere la temperatura corporea normale. Vediamoli di seguito:

EVAPORAZIONE: si verifica attraverso l'ansimare, azione che dissipa il calore facendo evaporare l'acqua (saliva) dalla superficie della lingua, ed è uno dei meccanismi più importanti di termoregolazione del cane. Essa è più efficiente quando la temperatura dell'ambiente raggiunge i 32°C, meno se l'umidità ambientale è elevata, condizioni che aumentano il rischio di colpo di calore

CONDUZIONE: quando si ha il trasferimento di calore da un oggetto a un altro. Nei cani, si attua comunemente quando si accucciano mettendo il loro addome (parte meno pelosa) a contatto con una superficie fresca (il pavimento per esempio) permettendo così di trasferire ad esso il calore corporeo.

CONVEZIONE: si verifica attraverso il movimento di un getto d'aria (il vento o un ventilatore) indirizzata sul corpo del cane che permette la dispersione del calore. È molto utile nel trattamento del colpo di calore.

RADIAZIONE: si verifica quando un corpo cede calore all'ambiente circostante. Questo è un meccanismo di termoregolazione poco funzionale quando la temperatura ambientale è uguale o maggiore di quella corporea.

Fattori che predispongono al colpo di calore

Il colpo di calore può verificarsi per mancanza di acclimatazione, carenza idrica, esposizione a elevata umidità ambientale e ad ambienti scarsamente ventilati. La causa più comune del colpo di calore nel cane è l'esposizione alle alte temperature, tuttavia esistono fattori predisponenti che incidono sul rischio di subire il colpo di calore.

Alcuni cani infatti sono più a rischio di altri a causa di fattori soggettivi come l'obesità, l'elevato peso corporeo (razze grandi e giganti), la conformazione del cranio (razze brachicefale), il tipo di attività (cani adibiti al lavoro), le malattie (cardiache o metaboliche) e/o gli stati patologici concomitanti (paralisi laringea, collasso tracheale).

L'obesità è stata determinata come un fattore di rischio significativo per l'insorgenza di disturbi secondari alla temperatura elevata, poiché il sovrappeso impedisce un'adeguata dissipazione del calore. Anche gli animali molto attivi, come Golden Retriever e Labrador Retriever, sono suscettibili allo stress da calore.

I cani che hanno già subito in passato un colpo di calore corrono maggiori rischi di subirlo nuovamente.

Nelle razze brachicefale il meccanismo di termoregolazione per evaporazione può essere compromesso per la presenza di alterazioni morfo-funzionali che caratterizzano la cosiddetta Sindrome Brachicefalica, quali stenosi (restringimento) delle narici, ispessimento del palato molle, ipoplasia tracheale e iperplasia dei turbinati nasofaringei. Queste caratteristiche anatomiche causano un restringimento delle vie aeree e una maggiore resistenza al passaggio dell'aria. Il cane brachicefalo è maggiormente sensibile allo stress termico proprio per la conformazione anatomica che lo caratterizza.

Quali sono i segni iniziali del colpo di calore e a quali conseguenze può portare?

Di norma un colpo di calore può colpire un cane mentre gioca sulla spiaggia sotto il sole o mentre si trova chiuso in auto. Può tuttavia presentarsi anche se si trova all'aria aperta, seppur all'ombra, ma con temperature decisamente alte tanto da non consentirgli di raffreddarsi attraverso i sistemi che abbiamo illustrato sopra. Negli ultimi anni abbiamo visto innalzarsi di molto le temperature soprattutto in estate con scarsa escursione termica notturna. Questo unitamente al tasso di umidità molto alto con scarsa ventilazione può aumentare il rischio di colpo di calore per i nostri cani.

I primi segni clinici che più comunemente si presentano sono riluttanza al movimento, debolezza, tachipnea, tachicardia, collasso, shock. I sintomi neurologici possono variare da lieve atassia (andatura non coordinata) fino a convulsioni o coma. Il danno al tratto gastrointestinale porta rapidamente a una grave diarrea, spesso sanguinolenta oppure nera (melena).

L'alta temperatura corporea cause conseguenze a cascata a livello di tutti gli apparati. Questo processo patologico è spesso progressivo e può essere pericoloso per la vita.

La disfunzione multiorgano è il segno distintivo del colpo di calore. I sistemi di organi colpiti spesso includono il tratto gastrointestinale e il sistema della coagulazione, renale, polmonare e nervoso centrale. Le conseguenze comuni del colpo di calore comprendono la coagulazione intravascolare disseminata (DIC), il danno polmonare acuto o la sindrome da distress respiratorio acuto e il danno renale acuto.

Cosa succede nei diversi apparati?

SISTEMA NERVOSO CENTRALE: danno cellulare e morte dei neuroni. Possono verificarsi edema cerebrale, emorragia e necrosi con conseguente alterazione dello stato di coscienza, convulsioni, coma e morte.

COAGULAZIONE: disturbi della coagulazione con la formazione di emorragie diffuse (petecchiali, gastrointestinali, urinarie, peritoneali).

CARDIOVASCOLARE: inizialmente la gittata cardiaca, la vasodilatazione periferica e la vasocostrizione centrale aumentano ma quando tali misure compensative falliscono, si ha diminuzione del volume del sangue circolante, ipotensione e shock. Il sangue non è in grado di circolare adeguatamente, con conseguenti squilibri elettrolitici, acidosi e produzione di microtrombi.

POLMONARE: edema polmonare, aumento delle resistenze vascolari polmonari e sindrome da distress respiratorio acuto.

GASTROINTESTINALE: diminuzione della perfusione e ischemia, compromissione dell'integrità e danneggiamento della mucosa, aumento della permeabilità della barriera intestinale, possibile traslocazione batterica e di endotossine, sepsi, shock, coma e morte.

RENALE: i reni subiscono un danno da calore diretto con conseguente necrosi tubulare e un danno indiretto secondario a vasocostrizione, disidratazione e mioglobinuria secondaria a rabdomiolisi

Cosa posso fare per prevenire il colpo di calore?

In area aperta garantire sempre la disponibilità di zone ombrose e ventilate oltre a fornire acqua fresca e riposo durante la permanenza all'aperto.

Limitare al minimo l'attività ludica di gioco e corsa anche nelle ore dopo il tramonto se le temperature superano i 32°C e il tasso di umidità resta alto.

Il fatto che il sole sia tramontato in alcuni periodi estivi non garantisce comunque che le temperature siano tali da consentire un'adeguata termoregolazione, soprattutto se si tratta di cani molto giovani o anziani, di razze a rischio o di cani in sovrappeso.

Fare passeggiate al guinzaglio, brevi e frequenti, solo durante le ore più fresche della giornata prestando attenzione alla temperatura dell'asfalto che può causare ustioni alle zampe dei nostri cani.

Non lasciare mai i cani chiusi in un'auto esposta al sole nelle stagioni calde (o all'ombra se la temperatura esterna è elevata anche se con il finestrino abbassato) neanche per pochi minuti.  

Si verifica Necrosi cellulare e distruzione di tutte le strutture cellulari quando la temperatura corporea è stata mantenuta a 49°C–50°C per soli 5 minuti (Johnson SI, McMichael M, White G. Heatstroke in small animal medicine: A clinical practice review. J Vet Emerg Crit Care 2006; 16(2):112-119.)

Optare per una strategia di prevenzione che riduca il rischio di subire un colpo di calore nelle razze brachicefale chiedendo al Veterinario curante quali interventi sono consigliati per limitare le conseguenze della Sindrome brachicefalica che causa ostruzione delle vie aeree superiori.

Cosa fare in caso di sospetto colpo di calore

Telefonare al Veterinario curante per informarlo della situazione e condurre subito il cane in Clinica seguendo le sue indicazioni.

I proprietari che contattano un Veterinario con un cane con possibile colpo di calore dovrebbero essere incoraggiati a raffreddare attivamente il cane durante il tragitto verso la clinica. Il raffreddamento a casa non dovrebbe ritardare l'arrivo in clinica, ma piuttosto essere eseguito contemporaneamente. Il raffreddamento attivo può essere ottenuto applicando asciugamani pre-imbevuti di acqua fresca (non ghiacciata) in alcune zone del corpo (non usare mai alcool).

Occorre prestare attenzione in caso di cani con pelo folto perché i peli bagnati possono fungere da barriera isolante e limitare la dissipazione del calore. Le aree a pelo più rado come addome, ascelle e regioni inguinali, devono essere raffreddate applicando asciugamani imbevuti di acqua fresca. Gli impacchi di ghiaccio devono essere evitati per prevenire la vasocostrizione cutanea che può aumentare il flusso di sangue caldo agli organi viscerali.

Fare impacchi di acqua fresca favorisce la dissipazione del calore attraverso l'evaporazione e la convezione se utilizzato insieme a ventilazione o aria condizionata durante la guida verso la clinica. Se ciò non può essere eseguito in sicurezza, dovrebbe essere evitato e il cane deve essere portato immediatamente in clinica. I cani non devono essere immersi in un bagno di acqua fredda a causa del rischio di annegamento se neurologicamente compromessi oltre al fatto di poter indurre una grave vasocostrizione periferica che comprometterebbe la dissipazione del calore.

Misurare la temperatura rettale ogni 5 minuti. Il raffreddamento attivo deve essere interrotto quando la temperatura del cane raggiunge i 39,5 °C perché vi è il rischio di progressione verso l'ipotermia.

Se l'estate si dimostra troppo calda per poter fare attività appaganti all'aperto insieme al vostro cane, soprattutto se giovane o cucciolo, è preferibile intrattenersi con lui in casa proponendo attività ludiche meno dinamiche ma altrettanto coinvolgenti.

Ma se al mio cane piace solo correre dietro alle palline?

Può riservare piacevoli sorprese scoprire quanto un educatore (educatrice), o istruttore (istruttrice) cinofilo, se qualificato, possa essere di aiuto nell'individuare tra le tante attività "casalinghe" possibili, quali siano le più indicate per voi e il vostro cane e quanto queste si dimostreranno interessanti, appaganti e divertenti tanto da farvi forse dimenticare la spiaggia per qualche ora.

Martina Serraino, DVM, MVEC