L'istruttore cinofilo

Negli articoli precedenti abbiamo visto che le figure professionali cinofile e cinotecniche sono differenti e prevedono percorsi formativi diversificati. In questo articolo ci soffermeremo sulla figura dell’istruttore cinofilo da non confondere con la figura dell’educatore cinofilo, vista nel precedente articolo.

La differenza sostanziale tra le due figure risiede innanzitutto nella formazione di base molto più approfondita e più lunga per l’istruttore cinofilo tramite corsi che hanno un monte ore, teoriche e pratiche, molto più alto rispetto ai corsi per educatore cinofilo e programmi didattici che coprono più ambiti legati alla cinofilia, da quello comportamentale a quello sportivo, creando delle figure con delle competenze notevolmente superiori.

Le aree di intervento dell’istruttore cinofilo riguardano l’educazione, l’addestramento che renda il cane abile a svolgere un lavoro o un’attività sportiva con grande efficienza in differenti contesti, la rieducazione del cane coadiuvandone la riabilitazione in sinergia con un veterinario esperto in comportamento che ne abbia diagnosticato una patologia comportamentale qualora sorgano problemi di relazione e di gestione.

Gli ambiti di intervento dell’istruttore quindi sono nettamente più vari e specializzati rispetto all’educatore e può svolgere il suo lavoro in famiglia, nei canili, in centri di addestramento privati o dei corpi delle forze armate o della protezione civile, in strutture socio-sanitarie e presso associazioni cinofile sportive.

Per questi motivi molti educatori decidono di continuare il loro percorso formativo ampliando il loro bagaglio di conoscenze e di conseguenza estendendo il loro raggio di azione in ambito professionale.